lunedì 24 gennaio 2011

Pet therapy in pediatria al Misericordia

Grazie a un'apposita convenzione fra l'Azienda Sanitaria e i volontari dell'associazione Grifo Dog, da martedì 18 gennaio prenderà il via la pet therapy per i bimbi ricoverati in pediatria all'ospedale Misericordia di Grosseto, naturalmente se i genitori saranno d'accordo e salvo specifiche controindicazioni (es. allergie o paure). Infatti già da anni sono stati riconosciuti gli effetti terapeutici legati alla compagnia degli animali: prendersi cura di loro aiuta a calmare l'ansia, trasmette calore affettivo, contribuisce a superare stress e depressione, infine la relazione bambino-cane riduce la sensibilità al dolore. Nella fattispecie, i volontari del Grifo Dog, accompagnati dai volontari dell'ABIO, da anni presenti in pediatria, porteranno in corsia 8 cani fra pastori tedeschi, labrador, golden retriever e meticci, addestrati e abituati al contatto coi bimbi, i cani sono tutti vaccinati e anche in seguito verranno controllati periodicamente dai veterinari dell'Asl.

martedì 18 gennaio 2011

L'utilizzo degli animali a fini terapeutici

Studi recenti indicano chiaramente che il contatto con un animale, oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, è particolarmente adatto a favorire i contatti inter-personali offrendo spunti di conversazione, di ilarità e di gioco, l'occasione, cioè, di interagire con gli altri per mezzo dell'animale stesso. L'animale può svolgere la funzione di ammortizzatore in particolari condizioni di stress e di conflittualità e può rappresentare un valido aiuto per pazienti con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, specie se bambini o anziani, ma anche per chi soffre di alcune forme di disabilità e di ritardo mentale e per pazienti psichiatrici. I bambini ricoverati in ospedale soffrono spesso di depressione, con disturbi del comportamento, del sonno, dell'appetito e dell'enuresi dovuti ai sentimenti di ansia, paura, noia e dolore determinati dalle loro condizioni di salute, dal fatto di essere costretti al ricovero, lontani dai loro familiari, dalla loro casa, dalle loro abitudini. Alcune recenti esperienze condotte in Italia su bambini ricoverati in reparti pediatrici nei quali si è svolto un programma di terapie assistite dagli animali, dimostrano che la gioia e la curiosità manifestate dai piccoli pazienti durante gli incontri con l'animale consentono di alleviare i sentimenti di disagio dovuti alla degenza, tanto da rendere più sereno il loro approccio con le terapie e con il personale sanitario.  
Le attività ludiche e ricreative organizzate in compagnia e con lo stimolo degli animali, il dare loro da mangiare, il prenderli in braccio per accarezzarli e coccolarli hanno lo scopo di riunire i bambini, farli rilassare e socializzare tra loro in modo da sollecitare contatti da mantenere durante il periodo più o meno lungo di degenza, migliorare, cioè, la qualità della loro vita in quella particolare contingenza. Le attività precedentemente descritte si stanno concretizzando in molte aziende ospedaliere, come per esempio all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

lunedì 17 gennaio 2011

Progetto pilota: UN CANE PER SORRIDERE

Un progetto di Terapia Assistita da Animali che è attualmente in atto presso il Centro Natura a Cavallo di Trichiana, riguarda una persona cerebroleso con insufficienza mentale mediograve senza alcuna competenza scolastica neanche minima.
La deambulazione e i movimenti grossomotori sono presenti mentre è completamente assente il linguaggio, sostituito da vocalizzazioni solo in minima parte comprensibili.
Le abilità finimotorie sono presenti ma fortemente deficitarie. Il progetto prevedeva attività con l'ausilio di un cane e si poneva come obiettivo principale la capacità di guidare e farsi guidare da un cane.
il contatto fisico con i cani è stato straordinario poichè nei momenti di pausa la coppia si concedeva abbracci e leccate. I genitori sono stati un supporto importante all'attività, preparando un album che conteneva le foto dei momenti più significativi e che l'utente mostrava orgogliosamente ad amici e conoscenti.
Sono inoltre rimasti stupiti dal supporto emozionale che i cani hanno saputo dare al loro figlio, segnalando una maggiore serenità quotidiana ed una riduzione molto significativa delle crisi epilettiche di cui è spesso soggetto.
Uno degli aspetti più straordinari dell'esperienza è stato il capire che il cane, essendo un forte stimolo emozionale, forniva un canale di comunicazione e di relazione tra l'istruttore cinofilo e l'utente, aprendo così una modalità diversa di comunicazione. Considerata la positiva esperienza di pet therapy e la possibilità per questo utente di trarre giovamento dall'avere un cane proprio, è nata l'idea di affidare un cane (Progetto "Un cane per sorridere").

Attività e terapie assistite con animali

Natura a Cavallo, associazione O.N.L.U.S., si sta occupando da tempo di varie attivitànell'ambito sociale, tra le quali le A.A.A. Attività Assistite da Animali e le A.A.T. Terapie Assistite da Animali, comunemente definite Pet Therapy. La distinzione tra Attivitàe Terapie Assistite con gli animali è insita nella parola stessa: l'Attività, ricreativa o ludica messa in atto durante lo svolgimento di un progetto non prevede una raccolta dati ma si limita spesso ad interventi sporadici, è rivolta all'immediato, a portare serenità ed allegria a gruppi di persone. Nei progetti di pet therapy, questa associazione utilizza cani appositamente preparati allo scopo dell'intervento che andranno a svolgere, addestrati e condotti secondo le normative adottate da molte associazioni nazionali ed internazionali che si occupano di tali attività.
Il cane è uno degli animali più impiegati nella pet therapy per le sue capacità di interazione con l'uomo; la sua adattabilità e la sua sensibilità lo hanno portato a svolgere compiti sempre più impegnativi.
La pet therapy non sostituisce alcuna terapia o tecnica riabilitativa si pone piuttosto come un potente strumento per facilitare quanto il riabilitatore, o l'educatore si prefiggono di ottenere dall'utente interessato.

venerdì 7 gennaio 2011

ASTERIX, da dieci anni fa giocare i bambini che non ne sono capaci

Asterix è un dolcissimo labrador nato a Roma 10 anni fa e ha dedicato, e dedica tuttora, parte della sua vita a interagire con bambini e adolescenti con problematiche psicologiche e disturbi dello spettro autistico. In altri termini Asterix lavora nel campo della pet-therapy. Educato appositamente da Luigi Macchitella, uno psicologo impegnato in progetti di pet therapy. Asterix richiede attenzione guardando negli occhi, quasi sempre manifesta la sua voglia di stare insieme alle persone, nelle situazioni in cui le reazioni non sono appropriate, come spesso accade con bambini con problemi, Asterix si limita ad allontanarsi. Il cane, infatti, manifesta l’abilità di comportamenti affettivi che altri animali non manifestano. E il bambino instaura un canale affettivo con lui che non s’evidenzia nell’interazione con i cotanei. Asterix lavora due pomeriggi alla settimana. ma per lui non è lavoro ma è semplicemente spontaneità.

Fedro

Mercoledì 5 gennaio è stato presentato a Caserta il libro " Fedro", il bellissimo cane della professoressa Jolanda Capriglione morto pochi mesi fa, sempre dolce con tutti, in particolare con i bambini. Fedro è stato scelto come simbolo di una campagna di sensibilizzazione verso la pet therapy: tanti bambini, tante persone che spesso hanno difficoltà a relazionarsi con il mondo e le sue brutalità trovano gran conforto nei cani e nei cavalli. L'auspicio di tanti è che il PET THERAPY, previsto anche dal Servizio Sanitario Nazionale, venga meglio conosciuto e praticato.