lunedì 21 febbraio 2011


I cani, quando amano, amano in modo costante, inalterabile, fino all'ultimo respiro
(Elisabeth Von Arnim)

lunedì 14 febbraio 2011

KATYA, il cane che fiuta l'epilessia

Fra gli animali utili alla pet therapy, il cane occupa senz’altro un posto d’onore. Particolarmente adatti sono i cani da caccia, come per esempio i labrador o i setter, perché facili da addestrare e abituati a lavorare con l’uomo. Queste razze, poi, sono anche quelle che incontrano di più le simpatie dei pazienti. All’origine c’è senz’altro la naturale disponibilità del cane nei confronti del suo amico bipede, ma anche una sensibilità che la scienza non riesce sempre a spiegare.
Singolare, per esempio, è il caso di Abigayle Williams, una ragazzina statunitense con una grave forma di epilessia, alla quale qualche anno fa è stato affiancato un cane capace di aiutarla nei momenti più difficili. I cani per l’epilessia sanno riconoscere gli attacchi e proteggono i loro amici umani evitando loro rovinose cadute o anche chiamando i soccorsi. Ma Katya, il pastore tedesco di Abigayle, fa molto di più: riesce infatti a prevedere gli attacchi epilettici con molti minuti di anticipo, permettendo alla ragazzina di mettersi al sicuro

lunedì 7 febbraio 2011

San Colombano: nasce la PRIMA SCUOLA per cani da soccorso e pet therapy

Sarà il primo centro di addestramento in Valfontanabuona, dal quale usciranno quattrozampe pronti a lavorare per la protezione civile o anche soltanto per essere l’amico fidato di qualcuno, ma con qualche lezione di buone maniere sulle spalle.

Si chiamerà My Best Friends con sede a Scaruglia, nel comune di San Colombano Certenoli. Oltre all’addestramento il centro dà la possibilità a tutti di utilizzare un’area disponibile per lasciare gli animali liberi a correre.
I corsi che possono essere seguiti sono di agility e huntering, e a breve ci sarà anche il corso per addestrare il cane alla ricerca di persone. Il centro è attrezzato per rilasciare il patentino C4Z, riconosciuto dal ministero delle politiche agricole e da quello degli Interni, che qualifica il cane per il suo comportamento adeguato all’ambiente urbano.

giovedì 3 febbraio 2011

Nascerà a Peschiera la prima «Bau beach» del Garda. Ieri pomeriggio la Giunta comunale ha approvato la scheda programmatica che darà il via ai lavori di questa area di circa 1000 metri quadrati tra le località Fornaci e Bergamini della frazione di San Benedetto, che sarà inauurata il 21 maggio, riservata ai quattro zampe ma dove è consentita anche la presenza degli umani. Non si tratta di un angolo ricavato in qualche modo solo per potervi portare i cani; la spiaggia sarà predisposta per loro, con accessi naturali al lago, docce, angoli per i loro bisogni, zone d'ombra, ciotole per l'acqua e persino salvagenti. A gestire questo spazio sarà l'associazione arilicense «Il pentagono» il cui personale sarà appositamente istruito in modo da poter gestire al meglio la presenza dei quadrupedi.
Ma la nascita della «Bau beach» non è che uno dei progetti che l'amministrazione di Peschiera del Garda ha voluto attivare, stanziando una somma di 10mila euro, per promuovere una vera e propria cultura del rapporto con questi animali e dell'importanza di educarli: quella dell'educazione al rapporto con loro è la carta vincente non solo per una convivenza agevole e senza ostacoli, perché un cane educato può stare ovunque e in mezzo a chiunque, ma è anche la vera prevenzione contro l'abbandono e quindi il randagismo e la cosiddetta "zoo mafia", traffico purtroppo sempre più fiorenti che hanno per vittime queste bestiole prima ancora dei loro inconsapevoli proprietari.
Il programma, allestito dal Comune in collaborazione con Marcello Cutugno educatore dell'associazione «Cane, amore e fantasia» e del Centro cinofilo «Ca del Sol», prevede oltre alla «Bau beach» un ciclo di incontri con esperti (educatori, veterinari, allevatori, responsabili di canili, figure della pet-therapy) nella sede delle ex scuole Carlo Anti di via Marzan. E sarà realizzato un progetto di pet-therapy con gli anziani ospiti della Casa di riposo "Gandini" in collaborazione con i volontari della Squadra di salvamento in acqua Ana; così come stiamo valutando come coinvolgere i giovani attraverso il "Progetto giovani" e in futuro nelle scuole. Questo non significa affatto voler invogliare la gente a prendere un cane. L'obiettivo semmai è quello di far capire a chi ha già preso o a chi vuole prendere un cane che ci sono molte cose da valutare: dalla scelta che deve tener conto delle proprie esigenze prima ancora che degli spazi, al ruolo dell'educazione al cane che è un modo anche per l'uomo di imparare a capire e rispettare un animale chiamato a vivere in un ambiente che non è il suo ma che sa diventare davvero, e a qualunque età, il migliore compagno di vita e uno stimolo importante.